venerdì 13 luglio 2012

DAI 220 IN SU

Settimo quarto di finale in questa stagione di Sara Errani: Australian Open, Monterrey, Acapulco, Barcellona, Budapest, Roland Garros ed ora Palermo.
Non è un caso che cinque dei sette quarti (tra cui quello di questa settimana) siano arrivati sulla terra rossa: su questa superficie la tennista romagnola riesce a non andare in difficoltà dopo la sua arma più debole, il servizio. E’ vero che dalla sua stagione sull’erba ci si aspettava di più dopo l’exploit parigino, ma è anche vero che su questa superficie il servizio conta tantissimo.
Adesso Sara ha deciso di giocare ancora un po’ sulla terra rossa prima di prepararsi per la stagione sul cemento. Questa settimana la tennista romagnola è diventata numero nove del mondo, ma lei dice che non si sente ancora top-ten: deve lavorare, lavorare, lavorare e (questo lo aggiungo io) cominciare a partecipare a tornei più importanti. Sia chiaro, è giusto che questa settimana giochi a Palermo, ma ora deve cominciare a partecipare anche a eventi Premier e sempre meno a quelli International, quando si può scegliere. In questo modo incontrerebbe molto più spesso giocatrici del suo livello (nei tre tornei che ha vinto quest’anno non ha dovuto affrontare giocatrici oltre la quattordicesima posizione). Anche in questo modo, secondo me, riuscirà a sentirsi top ten prima che sia troppo tardi: giocando solo tornei da 220 mila dollari di montepremi non rimarrà a lungo tra le prime dieci. Forza Sara! Questa settimana “sbanca” a Palermo, ma da lunedì prossimo in poi fai il definitivo salto di qualità.

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